Antologia della prosa di Charles Péguy a cura di Pigi Colognesi, Cantagalli 202020/10/2020 Di quanti scrittori un Sommo Pontefice ha detto: «Era più cristiano di me»? Forse nessuno, prima che papa Francesco lo dicesse di Charles Péguy. Chi era costui? Non proprio un Carneade: è stato studiato da centri universitari piccoli ma agguerriti, ripetutamente riproposto all’interno di importanti movimenti ecclesiali (ad esempio CL), rappresentato in circuiti teatrali di base.L’opera poetica di Péguy gode di una stabile presenza editoriale da decenni. Più difficile trovare in Italia la sua produzione saggistica: acutissima e nient’affatto superata analisi del pensiero «moderno».Questa ampia antologia, composta da traduzioni del tutto nuove, vuol colmare tale lacuna.
e altri racconti da Il diario di uno scrittore di Fëdor Dostoevskij, traduzione di Tat’jana A. Kasatkinaed Elena Mazzola, Scholè 20191/11/2019 Nuova traduzione dei racconti dal Diario di uno scrittore, dove Dostoevskij scava nell’animo umano, mostrando come in ciascun uomo convivano il male assoluto e la possibilità di una redenzione. - Una traduzione che mostra aspetti religiosi di Dostoevskij inaspettati: il suo è cristianesimo del paradosso. - Con la curatela e il commento di Tat’jana Aleksandrova Kasatkina, la studiosa che ha rinnovato l’interpretazione religiosa dello scrittore russo.
Di Mario Elisei, postfazione di Ignacio Carbajosa, Liberilibri 201914/01/2019 Tutto è male. Cioè tutto quello che è, è male; che ciascuna cosa esista è un male; ciascuna cosa esiste per fin di male;…(Zibaldone, Bologna 22 aprile 1826) Perché Leopardi è diventato così pessimista, che cosa è avvenuto nella sua vita di così determinante da sconvolgere il suo assetto spirituale, come è stato possibile questo passaggio radicale dal cristianesimo al nichilismo, fino all’abiezione?
Di Dante Alighieri con il commento di Franco Nembrini, illustrazioni di Gabriele Dell'Otto, prefazione di Alessandro D'Avenia, Mondadori, 20181/12/2018 Un progetto per rivestire la Divina Commedia e portarla al grande pubblico, nel millennio che è appena iniziato. Dopo l'introduzione di Alessandro D'Avenia, Nembrini illustra tutta l'opera, e poi i singoli canti dell'Inferno. Ogni canto ha un'introduzione alla lettura scritta da Nembrini, il testo originale di Dante e, a fronte, una parafrasi in italiano contemporaneo curata dagli studiosi dell'associazione "Cento Canti" per permettere la lettura a tutti, e una riproduzione delle meravigliose tavole di Gabriele Dell'Otto che illustrano il contenuto del canto. Un grande progetto, che continuerà, ovviamente, con Purgatorio e Paradiso.
Poesie di Raymond Carver, Minimum Fax 200326/06/2018 Benché sia conosciuto soprattutto per i suoi racconti, per tutta la vita Raymond Carver non smise mai di affiancare alla scrittura in prosa quella poetica. Così commentava il Los Angeles Times l'uscita di questa raccolta, del 1986: "Il talento di narratore di Carver risplende anche nella sua poesia. A volte le poesie di Carver funzionano come racconti, con tutti i loro elementi compressi ma intatti nella brevità dei versi. Altre volte, Carver si esprime in pura forma lirica, con parole piene di desiderio e sensibilità come quelle di un autore giovanissimo, ma in versi che possiedono l'incisività, la solidità e l'ironia che ci si guadagna a caro prezzo con l'esperienza".
La sostanza della fede di Paolo Gulisano, Ares 201731/07/2017 Gilbert Keith Chesterton: il più brillante giornalista dell'Inghilterra del XX secolo, scrittore poliedrico che seppe spaziare dai gialli, dov'era protagonista il suo personaggio più fortunato, il prete-detective Padre Brown, ai saggi storici, dalla politica alla filosofia, il tutto espresso con magnifica leggerezza, con l'uso magistrale del paradosso. Un uomo intenso, appassionato cercatore della Verità, un polemista che finiva per diventare amico dei suoi avversari. Un lucidissimo e profetico interprete della modernità.
Figure e paesaggi della letteratura è una raccolta di saggi di Carlo Bortolozzo, QuiEdit 201731/07/2017 Una raccolta di saggi di Carlo Bortolozzo, la terza, dopo Con l’infinito nel cuore del 2004 e Come un bel giorno del 2009. Modulati come inesauribili variazioni sul tema, ritornano i motivi cari all’autore: i rapporti tra il temporale e l’eterno, il transitorio e l’assoluto, il frammento e la totalità, colti nelle loro intersezioni. La grande poesia rappresenta il particolare e, raccontandolo, lo trasfigura. Così si stagliano davanti a noi il profilo di una collina in una sera d’estate, l’altissima luce sopra un albergo siciliano, una slitta in corsa in un bosco illuminato dalla luna, una ragazza vestita di bianco sdraiata sull’erba con gli occhi rivolti al sole, lo sguardo di una bambina elevato verso un’attesa al di là del dolore. Frammenti incantevoli e struggenti, essi diventano figure dell’assoluto, donati al cuore dell’uomo desideroso di bellezza e di verità.
Antologia di scrittori armeni vittime del genocidio a cura della Congregazione Armena Mechitarista, Edizioni Ares 201730/04/2017 "Come una folgore improvvisa che taglia in due un paesaggio, come un terremoto inaspettato che apre voragini e scuote ogni cosa costruita dall’uomo, cosi siamo abituati a immaginare l’inizio del genocidio degli armeni, quella notte del 24 aprile 1915, quando furono arrestati uno dopo l’altro nella capitale Costantinopoli i principali esponenti della comunità armena nell’impero ottomano. Le ombre degli scrittori assassinati sono riemerse un poco alla volta: sono diventati personaggi reali, protagonisti del racconto infinito di quella tragedia incombente che venne realizzata giorno dopo giorno, con l’astuzia di tenere i prigionieri all’oscuro del loro destino...
Poesia di Davide Rondoni, Mondadori 201604/11/2016 "Un vero e proprio formidabile accendersi, e poi riaccendersi, di frammenti vitali, in un coacervo di esperienze, di impressioni forti e contraddittorie, di amore vario eppure ininterrotto, in un rapporto costante e diretto con il reale, nella contemporaneità, che non lascia tregua al lettore. Davide Rondoni tocca con questo libro il punto di più persuasiva tensione nella sua ricerca poetica, che si propone come fortemente innovativa pur senza programmarsi come tale. Innovativa perché riesce a cogliere, dalla dimensione anche apparentemente banale dell'esistere e dalla normalità del linguaggio piano della comunicazione, gli strumenti e gli spunti per una riflessione implicita continua sulla dimensione umana, non senza i felici effetti di improvvisi stacchi verticali. Rondoni ci offre dunque i suoi viaggi nella quotidianità del molteplice manifestarsi dell'amore, con la capacità di attraversare il buio dell'esperienza e delle cose e di farle trionfare in una sorta di imprevista luce.
Di Dostoevskij Fëdor Michajlovič, curata da Tat’jana Aleksandrovna Kasatkina ed Elena Mazzola, La Scuola 201609/09/2016 Gli Scritti dal sottosuolo non sono quello che sembrano. Questa nuova traduzione di uno dei classici più decisivi per la cultura contemporanea (è stato considerato il primo esempio di esistenzialismo) ma, in fondo, meno compresi è il risultato di un lungo lavoro di ermeneutica del testo letterario condotto dalle curatrici. Emerge, anche dal commento analitico, un nuovo volto di Dostoevskij: uno scrittore religioso che affronta i temi del nichilismo, del male, della fede. «Quei porci dei censori, nei punti in cui mi faccio beffe di tutto e talvolta bestemmio facendolo apposta – hanno lasciato correre, ma laddove da tutto ciò faccio derivare la necessità della fede e di Cristo – quel punto l’hanno vietato».
Di Victor Hugo, Rizzoli 201627/06/2016 Esaltato come lo Shakespeare del romanzo, paragonato a Omero da un grandissimo rivale come Dostoevskij, artefice, secondo Rimbaud, di un linguaggio simile per intensità a quello della poesia, Victor Hugo fu ritenuto il più grande scrittore in prosa della sua generazione. Adorato dai lettori contemporanei per la terribile bellezza dei suoi libri, Hugo, nel Novecento, è diventato estraneo, proprio per i caratteri iperbolici del suo genio, alla più diffusa sensibilità contemporanea. Il più contenuto apprezzamento dei moderni si spiega anche con la sempre più frequente diffusione antologica, sfavorevole alla comprensione di un autore interessato alle grandiose architetture piuttosto che al particolare, all'invenzione romanzesca ben più che alla limatura della singola pagina.
Miguel Mañara, l’uomo che fu don Giovanni di Davide Rondoni, San Paolo 201618/05/2016 A Siviglia c’è un segreto. Chi era l’uomo che fu don Giovanni? Cosa cercava il collezionista di amori, di baci, di appuntamenti ? È esistita veramente la figura che ha ispirato nei secoli tante opere, da Tirso de Molina a Mozart, a tanti autori recenti? Il protagonista del romanzo – un giovane uomo dei nostri giorni – si mette sulla strada di don Giovanni per comprendere e per vedere cosa ha da dire quella figura misteriosa alla sua vita e al suo amore. È mosso da una ferita, da un trauma e da una domanda. Un viaggio che ci porta nella storia e nei personaggi di quella grande capitale nobile e commerciale dell’immenso Regno di Spagna, in un teatro fastoso e oscuro di amore e morte. Al centro la figura di Miguel Mañara, cavaliere focoso e protagonista di una vicenda speciale, di una vita esagerata.
Di Elena Bono, prefazione di Alessandro Banfi e postfazione di Francesco Marchitti e Stefania Segatori, Marietti editore, collana Narrativa, 201631/05/2016 I sette racconti che compongono il volume sono le parti di un unico affresco, in cui si staglia centrale la figura di Gesù. Mai in visione diretta però, ma solo attraverso il filtro degli altri personaggi. Con tecnica magistrale e carica di suggestione, tipica della sua arte, Elena Bono affida a figure minori il compito di parlare di Gesù. Una vera e propria “incarnazione”, attraverso la quale il lettore vive in presa diretta i fatti che circondano la storia più importante di tutti i tempi. La suocera di Pietro, la figlia di Giairo, il centurione Marco, le guardie poste a vigilare il sepolcro della deposizione e Piccolo Abi, l’anziano nella cui casa verrà allestito il cenacolo. Attraverso di loro entriamo in quella che Alessandro Banfi nella prefazione descrive come “una storia che ha una forza magnetica unica e che da sempre catalizza l’attenzione, è la vicenda di quell’uomo che si faceva chiamare Gesù, il figlio del falegname di Nazareth.”
The red servant. Poesie scelte (1979-2002) di Paolo Valesio, Puntoacapo, 201605/08/2016 Si tratta di un’importante proposta di Paolo Valesio, che a distanza di più di 35 anni dall’inizio delle pubblicazioni dei suoi libri di poesia, comincia a farne un bilancio e in questo libro accorpa le prime opere edite tra il 1979 e il 2002. Valesio definisce “primo capitolo” di un lungo “romanzo” di poesia questa scelta antologica, in cui trovano posto le sue migliori poesie di tono religioso o, meglio, di ricerca dell’Assoluto, a cominciare da Prose in poesia (1979) fino a Ogni meriggio può arrestare il mondo (2002).
Anima madre di Eugenio Mazzarella, ArtStudio Paparo 2015«Anima madre», con le immagini di Mimmo Jodice, è la quarta raccolta di poesie di Eugenio Mazzarella, filosofo, politico e poeta italiano. Dalla quarta di copertina: “Anima Madre / madre delle anime”. Nei due versi, che danno il titolo al testo, c’è l’ingresso nella raccolta. E la "stanza segreta” in cui si entra. L’archetipo di relazione che regge il tutto, anche la solitudine. Atto dovuto per chi ha occhi. Senza pianto, “insensatezza di formica”. Poesia della proporzione e della sproporzione all’epifania del niente che ogni cosa accompagna e custodisce. Custodita nell’occhio che ferma ciò che la parola vede prima ancora di dire. Una necessità tirata fuori nelle immagini di Mimmo Jodice. Una poesia tesa, che “si controlla” nella ragione - una “furibonda ragione” -, nel “piano”, o in un “pianissimo”, dell’asserzione: “crescere poteva essere più semplice”. Per non spezzare l’arco del dettato: “ponte anima stella”. Una poesia cui è difficile togliere qualcosa, perché già tutto l’inessenziale è stato tolto. Una poesia che rifà, quello che ha fatto la vita.
Di Davide Rondoni, Ianieri Edizioni 2015Cosa fa un poeta davanti a una donna? Si stupisce, iniziando a immaginarne il segreto, e a curarne la storia. È quello che ha voluto tentare Davide Rondoni con "Cinque donne e un’onda", questo libro forte e strano, mio lettore, che s’incendia tra le mani di chi vorrà accettarne la scommessa: raccontare, sotto forma di teatro e poesia, l’indecifrabile regalità con cui ogni donna, al di là del suo essere serva o regina, nobilita l’esistente, lo rende presente. Passando così dalla bellezza sanguinosa di Caterina Sforza, a quella leggendaria di Giulia Gonzaga, e ancora alla bellezza granitica di Ghertruda, madre di Amleto, fino a quella spezzata di Elisabetta Sirani e le struggenti, immaginate di Eluana Englaro e Vittoria Colonna Marchesa di Pescara, Davide Rondoni ce ne fa conoscere la voce. Infine, un omaggio a una sconosciuta, un “canzoniere sbranato” opposto a quelli della tradizione, opere in cui risolvere il mondo: qui si presta attenzione ferita e aperta al segno dell’onda che in questa presenza passa e chiede di legare l’istante al destino.
Io Ritornerò. Lettere dalla Russia 1942-1943 a cura di Alessandro Rivali, Edizioni Ares 2015Una testimonianza straordinaria per conoscere la sua avventura in guerra e il lontano cantiere del futuro scrittore Eugenio Corti. Le lettere dal fronte russo di Eugenio Corti durante la Seconda guerra mondiale, descrivono un’ esperienza fondamentale per lo scrittore scomparso da poco più di un anno. Una specie di diario epistolare composto da lettere, cartoline, immagini e biglietti che mostra la sicurezza in un destino buono e la positività di un’esistenza che si poggia sulla fede.
Elena Bono, Marietti 2015Nel corso di una notte Claudia Serena Procula, moglie di Ponzio Pilato, confida all’amico Lucio Anneo Seneca l’antefatto e il seguito della condanna a morte di Gesù di Nazareth.Tratto dalla raccolta Morte di Adamo, riconosciuto capolavoro di Elena Bono, La moglie del Procuratore è un romanzo breve e intenso, che a tratti sconfina nella suspence del giallo, intessuto sulla lucida esposizione di fatti di cronaca: un racconto a tinte fosche costruito sul susseguirsi di scene impreviste e di personaggi vividi e reali tratteggiati con perizia magistrale.Una storia che rimane nel cuore anche a fine lettura e continua a interrogare.
Conversazioni su Charles Péguy di Pigi Colognesi, Edizioni di Pagina 2015Tra le numerose ninfee dipinte da Claude Monet la migliore - secondo Charles Péguy (1873-1914) - non sarà l'ultima, frutto di un crescente apprendimento, bensì la prima, figlia dello stupore. Solo lo stupore, infatti, veramente conosce. Il resto è "sistema" rigido, è imporsi del "bell'e fatto", è invecchiamento prodromo della morte. Non è più avvenimento. Con questa rivoluzionaria impostazione Péguy ha guardato il "mondo moderno" denunciandone la forza avvilente, ha combattuto per la "città armoniosa", ha ritrovato la fede di quand'era bambino, ha vissuto da "cristiano della comune specie", ha cantato le meraviglie della "giovane speranza" e la grandiosa avventura di Eva/umanità. Ed è morto in battaglia, perché il rapporto con l'Eterno e con l'Infinito si gioca tutto nella brevità di un tempo e nella carnalità di uno spazio.
di Nicola Campagnoli, Itaca Edizioni 2015La poesia di Campagnoli è davvero una rarità nel mondo poetico contemporaneo. Nel bel mezzo di un panorama che si divide tra un minimalismo di maniera e uno sperimentalismo estremo, appiattito sul significante e che predilige l’incomprensibilità, “L’amore ingiusto”, opera prima in poesia dello scrittore anconetano, svetta per la sua vocazione prettamente lirica, per la riproposizione autentica di un canto innamorato della realtà e del suo significato, laddove il significato di tutto è un Tu, una presenza buona totalmente implicata con le storture e le contraddizioni della vita.
...non fa scïenza, sanza lo ritenere, avere inteso. Dante nei testi degli ultimi Pontefici. A cinquant’anni dall’Altissimi cantus di Giuseppe Frasso e Michele Faldi, Vita e Pensiero 2015«Dante Alighieri è nostro per un diritto speciale: nostro, cioè della religione cattolica, perché tutto spira amore a Cristo; nostro, perché amò molto la Chiesa, di cui cantò gli onori; nostro, perché riconobbe e venerò nel Romano Pontefice il Vicario di Cristo in terra». L’entusiasmo che non ci si aspetterebbe, in un testo ufficiale pontificio. Invece, il 7 dicembre 1965 (il giorno dopo avrebbe solennemente concluso il Concilio Vaticano II), Paolo VI pubblicò una lettera apostolica motu proprio, la Altissimi cantus, dedicata «al signore dell’altissimo canto», cioè Dante Alighieri, nel settimo centenario della nascita.
Il soffio della vita. Tolstoj, Pasternak, Grossman di Tiziana Liuzzi, Edizioni di Pagina 2014«Tutto cospira a tacere di noi, un po’ come si tace un’onta, forse, un po’ come si tace una speranza ineffabile» (Rilke).Perché parlare del nichilismo? Con il non senso abbiamo imparato a convivere: ha dismesso la sua apparenza tragica, si è fatto dimenticanza, refrain dialettico. Si può vivere, amare, morire in una società in cui la cultura dominante sia segnata dal nichilismo, ma non si può sperare perché per sperare è necessario essere autocoscienti, liberi: un io.Il tema delle conversazioni qui trascritte è il nostro io, di cui tutto cospira a tacere, quasi il suo esserci fosse un’onta da nascondere; un’onta che si rovescia, però, a volte, come la luce in certe pozzanghere, in speranza. In questo rovesciamento – come emerge nei capolavori di Tolstoj, Pasternak, Grossman – sta il paradosso che è avvenuto nello spirito russo. La tragedia del nostro tempo è l’oblio della coscienza che nella Russia del Novecento si è rivelata, però, proprio attraverso la catastrofe e la perdita di sé, occasione per la scoperta di un’ineffabile speranza.
Charles Péguy. Non ti ho ancora detto tutto, nel centenario della morte di Giampaolo Pignatari, Sef 2014Nel centenario della scomparsa di Charles Peguy, a poche settimane dall’ apertura della grande mostra del Meeting per l'Amicizia tra i popoli, Rimini agosto 2014, a cura di Pigi Colognesi, il Centro Culturale di Milano propone questa nuova pubblicazione a cura di Giampaolo Pignatari, con saggi di Finkielkraut, testo del suo intervento a Milano in occasione dell'uscita del suo libro "Peguy le me-contemporaine"), Hadjadj, Danielou, von Balthasar e una biografia narrata di Flora Crescini e Camillo Fornasieri. Sono raccolti anche alcuni pensieri sulla figura di Peguy di Spitzer, Rops, Ungaretti, Vossler.
di Mario Elisei, con un saggio di Ignacio Carbajosa, Itaca 2014Questo volume è una originale guida alla poesia di Leopardi a partire dai luoghi che alcuni versi hanno reso immortali – il Colle dell’Infinito, la Torre del passero solitario, la Piazzuola del sabato del villaggio… – per verificare come in lui dal temporale nasca il desiderio dell’eterno, dal contingente l’anelito all’assoluto.Proprio questa tensione rese Leopardi “amico” di un giovane seminarista che a tredici anni imparò tutti i suoi canti, nei quali sentiva espressa la nostalgia della bellezza, profezia della Bellezza fatta carne.Per questo Leopardi, da tanti considerato simbolo del pessimismo, è paradossalmente un fattore decisivo dell’avventura umana e della nascita della personalità cristiana di don Luigi Giussani, che ha generato un popolo di uomini adulti nella fede.
Con un saggio di Pigi Colognesi di Roberto Gabellini, Ares 2014Il tenente Charles Péguy morì il 5 settembre 1914, nei dintorni di Villeroy, fulminato da un proiettile in fronte, mentre era al comando della sua compagnia. Cominciava la battaglia della Marna. Si concludeva così, a soli 41 anni, l’esperienza dell’indomito direttore dei Cahiers de la Quinzaine, affascinato da Giovanna d’Arco, il socialista tornato al cattolicesimo, senza rinnegare il suo passato. Péguy è stato uno dei grandi poeti del Novecento, una figura ardente e «irregolare» dal fascino magnetico sulle nuove generazioni.
I Racconti del suo Segretario Walter Hooper a cura di Alessia Zanotti, prefazione di Carlo Bajetta, Società Fiorentina Editrice 2013Parte la Collana Le Staffette di Società Fiorentina Editrice.Milano chiama Firenze. Collana digitale di Libri dell’immenso patrimonio del Centro Culturale di Milano di saggi, racconti, testimonianze di personalità del mondo dell’arte, scienza, letteratura, economia che hanno accettato di percorrere la strada della cultura come ricerca del senso vero e ultimo del vivere. Il primo Libro è dedicato a C.S. Lewis per il 50° anniversario, 22 novembre 1963.
Charles Péguy, a cento anni dalla morte di Pigi Colognesi, Edizioni di Pagina 2014In mezzo all’enorme mare degli scritti di Péguy, qual è il punto essenziale? Péguy ha lasciato pagine memorabili di sofferta partecipazione al dramma degli esclusi, di penetrante critica dell’uso ridotto della ragione tipico del «mondo moderno», di veemente ribellione di fronte alla «mistica» rimpicciolita in «politica», di partecipata immedesimazione con passi del Vangelo, di passione per la propria patria: che cosa privilegiare? Péguy ci ha inoltre parlato in modo indimenticabile della «piccola speranza», della nobiltà del «lavoro ben fatto», della grazia che buca le corazze più dure ed è impotente di fronte alle «anime abituate», del padre che è «il più grande avventuriero della storia» e del bambino che è «l’innocenza» che non si recupererà mai più, di Dio quasi imbarazzato di fronte alla libertà umana.
Saggi contemporanei, testi di Anna Maria Chiavacci Leonardi, Maria Corti, Ezio Raimondi, Cesare Segre, Luca Doninelli, Giuseppe Pontiggia, Farideh Mahdavi-Damghani, Luca Montecchi, Davide Rondoni, Bianca Garavelli, a cura di Giampaolo Pignatari, Società Editrice Fiorentina 2014Una prestigiosa e appassionata lettura della Divina Commedia che riscopre la ricchezza intellettuale e umana di Dante e il suo lascito d’esperienza. Con questo obiettivo il Centro Culturale di Milano pubblica i testi delle conferenze di maestri autorevoli e insuperabili che proprio questo segreto hanno sempre ricercato. Anna Maria Chiavacci Leonardi, Maria Corti, Ezio Raimondi, Cesare Segre, Etienne Gilson, provocano con grande vivacità la nostra intelligenza e il nostro sentire. Al loro rigore filologico si affianca la sensibilità e cultura di scrittori e traduttori, tra cui Luca Doninelli, Giuseppe Pontiggia, che indagano il senso e il laboratorio della scrittura dantesca. L’esilio, l’amore per Beatrice, il faticoso cammino alla ricerca del Bene e del Vero che stanno al centro del miracolo dantesco, riverberano l’inquietudine esistenziale e la certezza del Sommo poeta. Scritti contemporanei di maestri che sanno farsi contemporanei a Dante, rilanciando a noi le sue domande e la legge profonda dell’esistenza, filtrando la sua originalissima varietà linguistica e retorica. Egli diviene così un nostro compagno di viaggio e il modo con cui ha affrontato gli snodi problematici della sua società si trasformano oggi in modello ed esempio.
Incantati dalla Commedia di Franco Palmieri, Edizioni della Meridiana 2013Un libro su Dante. Ma non solo, un libro per Dante. Un libro che parte dalla singolare esperienza che ha riunito nelle piazze italiane migliaia di persone a leggere la Commedia, incantate dai versi del Sommo Poeta. Un libro che invita alla lettura di Dante. Un libro che propone e racconta un'esperienza umana tutta da scoprire. Il libro, da pochi giorni in libreria, con introduzione di Matteo Renzi (Sindaco di Firenze) è edito da Edizioni della Meridiana.Dalla nota dell'autore: Queste pagine nascono da anni di lavoro e riflessioni condivise con numerosi lettori della Divina Commedia a Firenze e in altre città. Si tratta di un insieme di appunti tratti dalla convivenza con Dante e la sua Opera. I capitoli composti con carattere corsivo sono altre voci dalla mia, e riproducono articoli già apparsi su quotidiani nazionali oltre a interventi di cantori che raccontano la loro prova vissuta durante le manifestazioni che si sono svolte dal 2005 al 2012. In nota di possono trovare i riferimenti agli autori e alle fonti di questi scritti non miei, che contribuiscono a creare una polifonia, elemento strutturale dell'esperienza dantesca...
Di Davide Rondoni, Carta Canta 2013Strani appunti di un poeta che non ha paura di entrare con franchezza e ironia nell'abisso dell'amore, e affronta questioni come: l'amore non è un sentimento. E ancora: amore è forte come la morte. Il sesso (non) è una piacevole ginnastica. la gelosia può essere una grande scoperta. Il tempo lavora contro l'amore? Meglio la famiglia o la tribù? L'amore è sempre nascente. Questi e altri argomenti sono visitati con leggerezza di stile e profondità di argomentazioni attraverso le voci dei poeti, veri inesperti d'amore. Sì, perchè in amore conta l'inesperienza ovvero la disponibilità a scoperte sempre nuove. Per rispondere a domande quali: Cosa ci fa un antico veggente come Tiresia mentre ce la spassiamo in salotto? Amore e potere sono inestricabili? Ma mi ami o mi vuoi bene?
di Davide Rondoni, edizioni Il ragazzo innocuo 2013Sei un amore perché sei un racconto è un libro d’artista che contiene una poesia inedita di Davide Rondoni con una nota dell’autore e un testo critico di Elisabetta Motta. Il testo è stato stampato con carattere Garamond su carta Alcantara. Sia il testo che l’incisione sono stati stampati a mano da Luciano Ragozzino con i torchi dell’ Ex gelateria di via Guinizelli 14 per i tipi de Il ragazzo innocuo in 55 copie numerate e firmate nel mese di marzo 2013, a Milano.
di Havel Václav, curato da Angelo Bonaguro e con prefazione di Marta Cartabia, Itaca 2013E' in libreria il saggio “Il potere dei senza potere” che viene ripubblicato a oltre 20 anni dall’ edizione italiana (e a pochi mesi dalla riedizione ceca), insieme al saggio ”La politica e la coscienza”, ed insieme ad altri testi inediti in italiano. Il libro, edito da "La casa di Matriona" e Itaca ha una prefazione di Marta Cartabia. In un periodo di confusione ideale e relativismo culturale, il pensiero di Havel rappresenta un’occasione formidabile, e soprattutto attuale, per riflettere sul fondamento dell’impegno civile e politico, a partire dal desiderio della persona e dalla volontà di costruire nella verità e nella libertà“.
I confini dell'umano in Dostoevskij di Tat'jana Kasatkina Itaca 2012Perché i testi di Dostoevskij, che raccontano un mondo così diverso dal nostro, riescono sempre a sfidarci e a parlarci di noi? Perché le sue opere rimangono attuali e capaci di affascinare anche le nuove generazioni?Tat’jana Kasatkina – studiosa di fama mondiale – ci inoltra e ci guida nel mondo di Dostoevskij e dei suoi eroi, un mondo più volte indagato dalla critica letteraria, ma che non finisce mai di rivelare l’origine della sua misteriosa e inesauribile forza vitale.Attraverso queste lezioni prende per mano il lettore e lo accompagna nei meandri di un luogo spesso tenebroso, aiutandolo a riconoscere nel buio la positività estrema che il cuore intuisce, ma non riesce ad afferrare fino in fondo.
Tra il Lambro e il Gran Zebrù di Domenico Flavio Ronzoni, Bellavite 2012Dopo i cinquant'anni si comincia a fare qualche conto, a tirare una riga sotto gli addendi. Sì, i "conti" del titolo si riferiscono anche a questo. Ma soprattutto a quel "contare" che sta per "raccontare" e che ritroviamo nell'espressione "contarla su" (che in dialetto brianzolo suona "cüntàla söö"), che allude a quel gusto per la narrazione che un tempo si ritrovava tra i nostri genitori e i nostri nonni, quando d'inverno si raccoglievano nel tepore della stalla a raccontarsi storie e panzane. Storie ambientate a Briosco, il paese dell'autore, o in montagna (tra il Lambro e il Gran Zebrù appunto), alcune vere, altre che vivono di pura invenzione: tutte influenzate inevitabilmente dalle esperienze, dalle passioni, dai ricordi dell'autore.
Poesie 1965 – 1993, di Davide Rondoni, Oscar Mondadori 2012Giovanni Testori, grande narratore, drammaturgo e autore di splendidi saggi di critica d'arte, è stato anche poeta. La sua produzione lirica rivela al lettore di oggi, consapevole dell'intera esperienza novecentesca, una delle pochissime voci in grado di aprire possibilità nuove nella poesia del dopoguerra, di percorrere strade diverse. Testori infatti si è mosso con estrema libertà nell'esplorare nuclei tematici ed elementi stilistici già attestati nella tradizione poetica a lui precedente e in; quella contemporanea, e ha utilizzato nei suoi testi le parole dell'antica devozione insieme ad accenti post-futuristi, il lessico basso e fisiologico e i toni più sublimi, la colloquialità anche brutale e la voce più tenera e incantevole. Questo volume antologico, che documenta l'intero arco della produzione di Testori, grazie alla guida di Davide Rondoni, poeta e lettore segnato dalla tensione dello scrittore di Novate, aiuta il lettore a entrare nella tesa, inquieta, intensa poesia testorianai e nei suoi laceranti contrasti.
L'umorismo e la speranza di Walter Muto, Marietti 2012Con questo breve saggio antologico, Walter Muto si accoda umilmente alla schiera di ben più illustri critici guareschiani (solo per citarne alcuni, Conti, Gnocchi, Gulisano, Palmaro, Torelli) e cerca di perseguire un duplice scopo: innanzitutto suscitare la curiosità dei lettori per un’opera ancora attuale, in quanto attinge e allo stesso tempo descrive il cuore dell’uomo. E poi, nondimeno, mettere in luce la vera radice del piccante, geniale ma sempre elegante e rispettoso umorismo di Guareschi. Attraverso gli scritti di Giovannino si arriva facilmente a dimostrare una semplice quanto profonda tesi: l’umorismo, quello vero, è cristiano.
Vita di Charles Péguy di Pigi Colognesi, Rizzoli 2012Charles Péguy: scrittore originale e prolifico, uno dei più innovativi pensatori cristiani tra Ottocento e Novecento. Si é schierato apertamente contro le falsità della politica, la presunzione della scienza e degli intellettuali: insomma, contro il vuoto del “mondo moderno”. Ha speso la vita nel mettere al centro l’umano, con i suoi dolori, miserie e speranze, donando così¨ una linfa nuova tanto al socialismo della giovinezza quanto alla fede della maturità; per questo, é stato isolato. Oggi la sua figura riconquista il posto che gli compete – anche grazie ad “ammiratori” quali Giovanni Paolo II, don Giussani e von Balthasar – ma resta ancora molto da scoprire. Pigi Colognesi ci propone finalmente la prima biografia italiana del grande autore: un’accurata introduzione al suo pensiero e alle sue opere. Il modo migliore per avvicinarsi a una vita che continua a parlare al presente.
L'enigma e la chiave di Ubaldo Casotto, Lindau 2011Acuminato e tagliente come una spada, caldo e accogliente come un focolare inglese. Queste due immagini che Chesterton usava per definire l'ortodossia cristiana si attagliano perfettamente anche al loro autore. L'uomo dei paradossi era esso stesso un paradosso: razionale e passionale, libero e amante dell'ordine, enigmatico e solare.Non fu filosofo, ma nei suoi libri di trova la migliore filosofia, e questo libro ne ricostruisce il percorso attraverso saggi, romanzi, palphlet polemici, articoli.
Di Gilbert Cesbron, introduzione di Gianni Mereghetti, Rizzoli 201127/06/2016 Immediato dopoguerra, una generazione di ragazzi allo sbando, lasciati soli davanti all'impatto con le difficoltà della vita, e chiamati a costruire da sé il proprio futuro attraverso gli errori e le incertezze della giovane età. Accanto a loro si muove Lamy, il giudice dei minorenni, chiamato ogni giorno al difficile compito di far emergere, in un contesto apparentemente senza speranza, fra lo scetticismo e la derisione di chi lo considera un ingenuo utopista, i semi di generosità, d'affetto, di purezza che solo un occhio carico di misericordia riesce a vedere. Il cuore del romanzo è proprio la limpida coscienza religiosa di Lamy, che lo rende capace di uno sguardo benevolo sulle persone e sulle vicende del mondo, capace di portarvi un Amore che non è suo, ma gli è donato.
L'avventura umana e letteraria di G. K. Chesterton di Edoardo Rialti, Cantagalli 2011Uno straordinario profilo biografico, letterario, storico e umano su G.K. Chesterton, con molti suoi scritti e testimonianze inedite.
di Michail Bulgakov, Baldini Castoldi Dalai 2011Michail Bulgakov è uno dei grandi scrittori russi del Novecento. Rimasto inedito fino al 1967 e unanimemente considerato il suo capolavoro, questo romanzo, fantastico, lirico e bilioso, è stato accolto al suo apparire, secondo le parole di Montale, come «un miracolo che ognuno deve salutare con commozione».Questa storia avvincente ci porta nella Mosca degli anni trenta, dove è giunto Satana in persona. Sotto le spoglie di un esperto di magia nera, questi accende una girandola di tragicomici imprevisti, con cui Bulgakov si prende una esilarante vendetta sulle "anime morte" del suo tempo.
di Graham Green, Mondadori 2010In una Londra distrutta dalle bombe di Hitler, vizi, compromessi, bassezze ed egoismi si mescolano all'amore. L'amore violento, quasi rabbioso di due amanti, Sara e Maurice; l'amore tiepido non corrisposto del marito tradito; l'amore inatteso di Sara per Dio, nel quale arriva a credere contro la sua stessa volontà. Fragile e incoerente, combattuta tra l'adesione totale alla fede e la rinuncia all'uomo amato, la figura di Sara Miles si affianca ai personaggi più incisivi di Graham Greene. E al di là dell'intreccio avvincente del romanzo, tipico della maniera greeniana, si schiude – oggi più che mai attuale – tutta la problematica dello scrittore: l'inafferrabile presenza del divino nel mondo e l'inquietudine dell'uomo, eternamente costretto in un condizione di contraddittorietà.
di Eliot Thomas Stearn, BUR Biblioteca dello spirito cristiano 2010E' la Chiesa che ha abbandonato l'umanità, o è l'umanità che ha abbandonato la Chiesa?Scritto su commissione, "La Rocca" fu rappresentato nel 1934 allo scopo di raccogliere fondi per la costruzione di un parrocchia nei sobborghi di Londra. T.S. Eliot, già consacrato dalla critica come uno dei nuovi maestri del '900, per questo testo insolito rischiò la reputazione.
di Thomas Stearn Eliot, BUR 2010Un testo fondamentale, una vicenda vera e potente, in cui il maggior poeta del Novecento mette in gioco le questioni più forti della storia. Che senso hanno i continui rivolgimenti delle forze sociali? E soprattutto qual è il peso sociale della fede? Come la fede entra a giudicare le vicende del potere e della società? La Chiesa che coscienza ha della propria presenza tra gli uomini?La figura e il martirio di Tommaso Becket (1170) diventano nell'arte di Eliot una provocazione all'uomo e al cristiano contemporaneo. Un affresco bruciante e drammatico dove la vita di ciascuno e la società di oggi possono riconoscersi. E interrogarsi.
Poesie di Ada Negri a cura di Davide Rondoni, BUR 2010La poesia di Ada Negri è un inno alla vita, assaporata fino in fondo in ogni suo attimo; una scrittura limpida, toccante, che alla potente capacità comunicativa unisce uno sguardo mai banale ai problemi della società, dei lavoratori, delle donne. Testi che rispecchiano una storia personale fatta di passione, animati da una novità radicale rispetto alla moda poetica del tempo e capaci di affascinare generazioni di lettori e suscitare aspri dibattiti. Dopo anni di fraintendimenti, censure ideologiche, etichette semplicistiche e un oblio immeritato, i suoi componimenti rivelano ancora oggi una sconcertante modernità. Ispirati dal sentimento profondo dell'esistenza come "evento", propongono un modello di letteratura quanto mai attuale e addirittura necessario. Questa antologia curata da Davide Rondoni restituisce alla sua grandezza una scrittrice da troppo tempo regalata al solo ambito accademico, e il saggio finale ci rende i motivi con successo - tanto di pubblico quanto di critica - che fece della Negri la prima donna nominata membro della Reale Accademia d'Italia.
La tempesta dall'Oriente di Louis de Wohl, BUR 2010Da Oriente avanza la minaccia di Attila, un pericolo che l'Occidente presume di conoscere, ma il cui radicalismo è invece culturalmente inconcepibile per una cristianità governata da un potere fine a se stesso, preoccupato solo di mantenere i propri equilibri. A contrastare l'avanzata di quest'uomo grande e terribile, solo due figure si ergono: Ezio, l'ultimo vero romano, e papa Leone. Al centro della storia, proprio l'incontro tra Leone e Attila, attorno ai quali ruotano gli altri personaggi: dal kan Bleda, fratello di Attila, a Galla Placidia, vera imperatrice in nome del figlio Valentiniano, alla giovane Onoria. E, sullo sfondo di vicende umane distanti eppure collegate, il panorama triste e decadente di un impero in disfacimento, ridotto alle proprie fastose apparenze esteriori.
Mefiboseth, Saulo di Tarso di Oscar V. Milosz, Jaca Book 200927/06/2016 Della vasta opera di Milosz, questo volume vuole presentare il teatro. Sono qui raccolti tre brani composti dal 1912 al 1914 che l'autore definisce «misteri», intendendo dare a questo termine il senso proprio delle rappresentazioni medievali, cioè di manifestazione religiosa che richiede a chiunque partecipi, con qualunque ruolo - dall'attore allo spettatore - lo stesso gesto di fede. "Miguel Manara", scritto nel 1912, è il più noto e rappresentato dei brani: Manara è il Don Giovanni storico, entrato in convento dopo una vita sregolata e morto in odore di santità. "Mefiboseth" è un'opera di ispirazione biblica nella quale Milosz riprende, rivisitandolo, un episodio della vita del re Davide raccontata nel secondo libro di Samuele. "Saulo di Tarso", un manoscritto a lungo rimasto inedito, racconta la vita di Saulo nel periodo che precede la sua conversione.
di Luigi Giussani, BUR 2008Vengono qui riuniti per la prima volta in volume i testi di "letture" che don Giussani ha compiuto su autori a lui cari e che si sono rivelate determinanti per sua formazione umana e spirituale. Un itinerario ricco e per certi versi imprevedibile, ove ad esponenti della più schietta tradizione cattolica, come Claudel e Péguy, si affiancano autori come Leopardi, Lagerkvist, Montale. Un contributo che, ben al di là dell'esercizio di critica letteraria, mostra come uno spirito cristiano legge, nell'opera di alcuni "grandi", la tensione alla ricerca di un volto umano.Queste "letture", nella loro apparente occasionalità, costituiscono un prezioso documento di come si formi la posizione di una coscienza cattolica nell'incontro e nel paragone, aperto e valorizzatore, con l'arte e la cultura.
di Davide Rondoni, Marietti 2007Un amico che vede quel che non immaginava. Pietro sulla scena della via Crucis. Dove il suo Amico è preda del dolore e dello scherno, dove è senza scampo. Una via Crucis commissionata da un Vescovo a un poeta. Per il popolo che si immedesima nel cammino di Gesù al Calvario. La scena più famosa del mondo. Vista non con occhi generici. Ma con quelli dell’amico. In questa voce trova voce chi Lo ama, e chi Lo ha tradito, chi sa cosa succede e chi non ci capisce quasi niente. Da quell’Uomo, che ora subisce la sconfitta in cui si rivivono tutti gli sconfitti del mondo, Pietro si è sentito rivolgere la grande domanda: “ma tu mi ami ?”. Un poeta e un pittore danno nuovo rilievo alla scena. Una poesia semplice, ricca e musaica tocca i segreti dove il pensiero non riesce ad arrivare. E ci chiamano a guardare.
di Cesbron Gilbert, Rizzoli 2005Albert Schweitzer, teologo protestante e musicista, partì missionario e in un appassionato sforzo di imitazione di Cristo si diede alla cura della popolazione africana fondando un ospedale (a Lambaréné, nel Congo francese). Divenne, nel mondo, simbolo della generosa dedizione ai malati di lebbra. Fu a causa di questo fascino che un grande romanziere di formazione cattolica come Gilbert Cesbron volle dedicargli questo dramma teatrale.
di Davide Rondoni, Marietti 2004Il gruppo di sei statue detto "il Compianto", opera dell'artista Niccolò dell'Arca, è situato nella Chiesa di Santa Maria della Vita, a Bologna. Realizzata nella seconda metà del '400, l'opera suscitò l'ammirazione di poeti come d'Annunzio, di critici d'arte come Malvasia e Gnudi, ed è meta della visita discreta e commossa di tanta gente. È uno strano tesoro, a cui si recano credenti e non credenti. Cosa vedono? Cosa va in scena?