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La Guerra invisibile

1914-2014 La guerra invisibile

La mostra "1914 - 2014 La guerra invisibile" intende indagare una materia fragile, delicata, vulnerabile e tuttavia preziosa e colma di significati che toccano intimamente i nostri tempi: la memoria di ciò che avvenne davvero nel mondo mentale di chi, cent'anni or sono, dovette partecipare a una guerra terribile, deflagrata nel cuore pulsante d'un Europa che pareva avviata verso un'era di sempre maggior prosperità e pace.
La ricorrenza del centenario della Grande Guerra rappresenta un'occasione ineludibile per decodificare finalmente un evento ancora in gran parte incompreso, in qualche modo "invisibile". In esposizione cento opere di soldati e artisti testimoni (facenti parte della raccolta esclusiva dell'Associazione ArteGrandeGuerra), provenienti da tutti i fronti, da riferirsi in grande prevalenza a memorie recuperate: operazioni culturali ad un tempo faticose ed entusiasmanti, volte a trarre dall'oblio delle preziose testimonianze che erano a un passo dal disperdersi pr sempre.

Sezioni della mostra:
1. Anselmo Bucci: il racconto della guerra
2. Fritz Gärtner: frammenti lirici dalla quotidianità del fronte
3. André Devambez: terra madre e matrigna
4. Henry De Groux: la denuncia degli orrori
5. Charles Harder: l’enigma dell’attesa
6. G. Focardi: la dimensione rarefatta dell’ospedale militare
7.Vita quotidiana nelle retrovie
8. Vita quotidiana al fronte
9. La rappresentazione del massacro
10. Ritratti di guerra
11. Le allegorie

Guida d'eccezione del percorso espositivo è il soldato Otto, giovane tedesco di religione ebraica le cui riflessioni accompagnano ciascuna sezione della mostra. Le vicissitudini di questo ragazzo, lungo quattro terribili anni di guerra sui molti fronti, incluso quello italiano nei giorni della battaglia di Caporetto, vengono proposte nella recentissima pubblicazione di Dario Malini, "Tacuino di un nemico. La Grande Guerra di un soldato
ebreo nell'esercito tedesco
", Mursia Editore 2014. Una grande vicenda (che corrisponde a un importante recupero culturale) che rappresenta un unicum all'interno della narrativa
dedicata alla Grande Guerra, andando ad aprire inediti spiragli sull'ambiguo rapporto esistente tra tedeschi ed ebrei
in anni in cui la Germania, più di ogni altra nazione europea, pareva aver posto le basi si una completa assimilazione del popolo eletto.

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Per maggiori informazioni e per prenotare la ostra contattare la Segreteria AIC.